L’erogazione liberale è una donazione spontanea e disinteressata, effettuata a favore di enti, associazioni o organizzazioni no-profit per supportare progetti di utilità sociale, culturale o umanitaria.
Si tratta di una modalità di sostegno economico che, oltre a contribuire al bene comune, offre vantaggi fiscali per chi dona: le erogazioni liberali, infatti, sono spesso deducibili o detraibili dal reddito.
Conoscere il funzionamento delle erogazioni liberali, le modalità di deducibilità e i criteri specifici per il calcolo delle detrazioni è essenziale per procedere in modo consapevole e beneficiare appieno dei vantaggi fiscali previsti.
Cos’è un’erogazione liberale
Un’erogazione liberale è una donazione volontaria e gratuita, rivolta a organizzazioni senza scopo di lucro quali associazioni di volontariato, onlus, enti di ricerca, istituti scolastici e universitari o altri soggetti attivi in ambito sociale.
Dunque, mentre una donazione generica può includere anche beneficiari privati, l’erogazione liberale può essere destinata esclusivamente a enti del terzo settore, il cui scopo è promuovere il bene comune e supportare persone o comunità svantaggiate.
Si tratta quindi di un tipo particolare di donazione, che può essere in denaro o beni, e che rappresenta una risorsa essenziale per tutti gli operatori del terzo settore.
Deducibilità delle erogazioni liberali
Per incentivare il sostegno economico ai progetti di utilità sociale, lo Stato offre agevolazioni fiscali a chi effettua erogazioni liberali a favore di enti no-profit, Onlus, associazioni di volontariato e altre organizzazioni a scopo sociale.
Questi vantaggi fiscali permettono di ridurre il carico fiscale, incoraggiando i cittadini a contribuire in modo concreto alle attività benefiche e di interesse generale.
Le agevolazioni sono disponibili in due forme. Le deduzioni dal reddito imponibile IRPEF riducono la base di calcolo delle imposte; le detrazioni fiscali diminuiscono direttamente l’importo delle imposte dovute.
In questo modo, chi decide di donare una parte del proprio patrimonio o beni diversi dal denaro, può beneficiare di una riduzione del carico fiscale.
È tuttavia fondamentale conoscere le corrette modalità per usufruire di questi vantaggi durante la dichiarazione dei redditi.
Le detrazioni per oneri ed erogazioni liberali sono agevolazioni fiscali introdotte dalla normativa italiana, che permettono di detrarre dal reddito complessivo alcune spese sostenute come oneri deducibili o erogazioni liberali.
Le detrazioni per oneri ed erogazioni liberali sono soggette a limiti massimi, che variano in base alla tipologia di spesa o donazione. Per poter usufruire di queste agevolazioni, è essenziale che le spese siano documentate in modo adeguato e che vengano rispettati tutti i requisiti stabiliti dalla normativa vigente.
Lo Stato, dal 2020, ha infatti introdotto l’obbligo di tracciabilità per tutte le erogazioni liberali in denaro. Questo significa che non è possibile effettuare donazioni in contanti. Per dare diritto alle agevolazioni, le erogazioni devono essere effettuate esclusivamente tramite:
- Bonifico bancario;
- Assegno;
- Carta di credito o debito,
- Bancomat
Inoltre, è fondamentale conservare la documentazione che attesta il pagamento, quale la ricevuta del versamento bancario o postale, l’estratto conto della banca o altri documenti validi per la verifica della transazione. In sintesi, tutti gli oneri devono essere tracciati per poter accedere alle agevolazioni fiscali.
Come calcolare le detrazioni delle erogazioni liberali
Come abbiamo anticipato, per calcolare le detrazioni delle erogazioni liberali, è utile distinguere tra i due tipi di benefici fiscali applicabili: le detrazioni d’imposta e gli oneri deducibili.
Le detrazioni d’imposta riducono direttamente l’importo dell’imposta lorda dovuta, diminuendo il carico fiscale del contribuente.
L’aliquota detraibile varia in base alla tipologia dell’ente destinatario della donazione, e può essere pari al:
- 19%, per le erogazioni liberali in denaro a favore delle popolazioni colpite da calamità pubbliche o da altri eventi straordinari effettuate tramite Onlus, organizzazioni internazionali di cui l’Italia fa parte, fondazioni, associazioni, comitati ed enti attivi in questo ambito, amministrazioni pubbliche ed enti pubblici non economici; a favore di società e associazioni sportive dilettantistiche; verso attività culturali e artistiche pubbliche, enti dello spettacolo pubblici, appartenenti a fondazioni e associazioni legalmente riconosciute senza scopo di lucro e verso fondazioni operanti nel settore musicale; per istituti scolastici di ogni ordine e grado, statali e paritari senza scopo di lucro, appartenenti al sistema scolastico nazionale.
- 26% per le erogazioni liberali in denaro a favore delle Onlus, di iniziative umanitarie, religiose o laiche, gestite da fondazioni, associazioni, comitati ed altri enti oppure, rivolte a partiti politici iscritti nella prima sezione del registro nazionale.
- 30% o 35%, a seconda della tipologia dell’ente beneficiario, per le erogazioni liberali, in denaro o beni, verso organizzazioni non lucrative di utilità sociale (Onlus) e associazioni di promozione sociale registrate nei relativi albi nazionali.
È importante precisare che le detrazioni possono ridurre l’IRPEF fino ad azzerarla, ma non oltre. Pertanto, se l’importo delle detrazioni supera l’ammontare dell’IRPEF dovuta, la parte eccedente non può essere rimborsata, salvo rare eccezioni
Gli oneri deducibili, sono invece spese che possono essere sottratte dal reddito complessivo prima di calcolare l’imposta IRPEF.
Questa riduzione della base imponibile consente di abbassare indirettamente l’ammontare dell’imposta dovuta, in quanto il reddito complessivo imponibile è ridotto prima di calcolare l’imposta stessa.
La deduzione è consentita in caso di erogazioni liberali destinate a istituzioni religiose, organizzazioni non governative impegnate nella cooperazione con Paesi in via di sviluppo,
alcune fondazioni e associazioni riconosciute, enti universitari, di ricerca, parchi regionali e nazionali e trust o fondi speciali.
Chi può fare un’erogazione liberale
Chiunque può effettuare un’erogazione liberale, sia privati cittadini che organizzazioni. Persone fisiche e giuridiche possono scegliere di donare somme in denaro o beni per sostenere le attività degli enti a cui la normativa fa riferimento, usufruendo anche dei benefici fiscali previsti dalla normativa italiana.
Mentre, come abbiamo visto, la persona fisica può optare sia per la detrazione dall’imposta, sia per la deduzione dal reddito, l’ente o la società che effettua un’erogazione liberale a un Ente del Terzo Settore può invece optare unicamente per la deduzione dal reddito imponibile, con il limite massimo del 10% del reddito dichiarato.
Perché fare un’erogazione liberale a favore di Andrea Bocelli Foundation
In virtù della sua qualità di ente filantropico del Terzo settore, le persone fisiche, società ed enti che effettuano erogazioni liberali, in denaro o in natura, a favore di Andrea Bocelli Foundation (ABF) possono usufruire di specifici incentivi fiscali.
In particolare, per le persone fisiche, le erogazioni liberali sono detraibili al 30% degli oneri sostenuti, fino a un massimo di 30.000 euro (art. 83, comma 1, D.Lgs. n. 117/2017 – Codice del Terzo Settore), oppure deducibili fino al 10% del reddito complessivo dichiarato, con la possibilità di riportare l’eventuale eccedenza nei quattro periodi d’imposta successivi, fino a concorrenza del suo ammontare (art. 83, comma 2).
Per enti e società, l’erogazione liberale è deducibile entro il limite del 10% del reddito complessivo dichiarato, con la stessa facoltà di riportare eventuali eccedenze nei quattro anni successivi. I benefici previsti dall’art. 83 del Codice del Terzo Settore non sono cumulabili né tra loro, né con altre agevolazioni fiscali per le medesime erogazioni.
Essendo una realtà no-profit, Andrea Bocelli Foundation calibra i propri progetti in base alle donazioni ricevute, destinando ogni contributo al sostegno diretto della mission “Empowering People and Communities”.
Ogni donazione contribuisce a realizzare progetti educativi, culturali e di sviluppo sociale, portando un impatto reale nelle vite delle persone e delle comunità coinvolte.
Social bonus per i progetti di recupero degli immobili inutilizzati
Andrea Bocelli Foundation ha meritato la possibilità di utilizzare il social bonus e i relativi benefici fiscali a favore di quanti destineranno risorse al progetto di ristrutturazione dell’edificio di San Firenze.
La ristrutturazione del complesso, abbandonato da alcuni anni, è condizione per lo
sviluppo del progetto educativo ABF GlobaLab, il programma di empowerment rivolto a giovani tra i 16 e i 25 anni nei due segmenti 16-19 e 19-25 con l’obiettivo di sviluppare capacità relazionali, di collaborazione, di leadership, mettendo anche in evidenza i talenti di ciascuno.
Il Ministero del Lavoro ha infatti approvato i primi 5 progetti ritenuti meritevoli del social bonus con decreto direttoriale n. 190 del 4 settembre 2024; premiando con un credito d’imposta fino al 65% chi sostiene gli enti del terzo settore nel recupero e valorizzazione del patrimonio immobiliare pubblico inutilizzato.
Nello specifico, la detrazione fiscale prevista all’articolo 81 del Dlgs 117/2017(Cts), consente ai donatori persone fisiche di fruire del credito d’imposta pari al 65%, pur nel limite del 15%del reddito dichiarato; oppure del 50%nel caso di persone giuridiche (entro il 5 per mille dei ricavi annui per i titolari di reddito di impresa). Tra le condizioni previste per l’accesso al social bonus, anche la qualifica fiscale “non commerciale” dell’ente assegnatario del bene immobile.
Donatore | Percentuale di credito d’imposta per le erogazioni in denaro | Limite delle erogazioni che possono ottenere il credito d’imposta |
Persone fisiche | 65% | 15% del reddito imponibile |
Persone Giuridiche (Enti non commerciali) | 50% | 15% del reddito imponibile |
Persone Giuridiche (Aziende) | 50% | 5 per mille ricavi annui |
La causale del pagamento deve contenere il riferimento al Social bonus, all’ente del Terzo settore beneficiario e all’oggetto dell’erogazione.
Le persone fisiche e gli enti non commerciali fruiscono del credito d’imposta a decorrere dalla dichiarazione dei redditi relativa all’anno in cui è stata effettuata l’erogazione liberale e la quota annuale non utilizzata può essere riportata nelle dichiarazioni dei periodi di imposta successivi, fino ad esaurimento del credito.
Per i soggetti titolari di reddito d’impresa, il credito d’imposta è utilizzabile in compensazione mediante modello F24 ai sensi dell’art. 17 del D.Lgs. 241/97 a decorrere dal periodo d’imposta successivo a quello di effettuazione dell’erogazione liberale e non si applicano i limiti annuali alle compensazioni nel modello F24 né quelli dei crediti d’imposta RU.
In caso di mancato utilizzo, in tutto o in parte, dell’importo annuale, l’ammontare residuo potrà essere utilizzato nel corso dei periodi di imposta successivi.
Il credito d’imposta, infine, non rileva ai fini della base imponibile delle imposte sui redditi e dell’IRAP.